Lo storico e giornalista Matteo Dalena, presidente provinciale dell’ANPI di Cosenza, sottolinea l’importanza di una memoria attiva per formare nuove generazioni consapevoli. Al centro delle celebrazioni il docufilm “Fake Art – L’inganno del fascismo” di Tito Giliberto
“Attraverso la memoria costruiamo un presente e un futuro liberi dall’odio e dalla violenza”, ha dichiarato Matteo Dalena, storico, giornalista e presidente dell’ANPI provinciale di Cosenza, in occasione del Giorno della Memoria 2025, dedicato al ricordo delle vittime della Shoah. Dalena ha sottolineato l’urgenza di coltivare una memoria attiva e formativa, che guardi al presente e al futuro: “La tragedia della Shoah e la barbarie nazista ci ricordano fino a che punto può spingersi l’essere umano, trasformandosi nel contrario di sé stesso. Viviamo in un mondo sempre più disumanizzato, attraversato da venti di guerra. In questo contesto ribadiamo il nostro impegno per la pace, la solidarietà e il rispetto reciproco. Oggi più che mai è fondamentale contrastare sentimenti di odio e atteggiamenti prevaricatori che permeano sia le relazioni private che le piazze virtuali, spesso luoghi di conflitto e di emarginazione”.


L’ANPI della provincia di Cosenza, che conta 500 iscritti suddivisi in sette sezioni, celebra il Giorno della Memoria con una serie di eventi incentrati sul docufilm “Fake Art – L’inganno del fascismo” del giornalista e autore televisivo Tito Giliberto. “Attraverso opere come questa, vogliamo promuovere una riflessione critica sul passato per formare nuove generazioni consapevoli e capaci di costruire un futuro libero da odio e violenza”, ha aggiunto Dalena.
Il Docufilm e gli Appuntamenti
Il documentario, della durata di 63 minuti, è un’indagine sull’architettura fascista italiana degli anni ’30 e ’40, smascherandone il potenziale inganno ideologico. Tra le opere analizzate ci sono il Colosseo Quadrato all’EUR, la Stazione Centrale di Milano e l’urbanistica di Latina-Littoria. Una narrazione che intreccia storia, memoria e denuncia, arricchita dalla testimonianza di esperti e dalla ricostruzione della tragica vicenda di Jole Foà, segretaria ebrea di un gerarca fascista, deportata e uccisa ad Auschwitz.
Gli eventi principali includono:
- 27 gennaio ore 10:00, proiezione al Casale della Cinematografia di Marzi (Cs) con le scuole dell’Istituto Comprensivo Bianchi-Scigliano. Introduzione di Matteo Dalena e Franco Adamo, presidente ANPI Savuto Cosentino.
- 27 gennaio ore 17:30, proiezione alla Biblioteca Comunale di Casali del Manco (Spezzano Piccolo, Cs), con l’introduzione di Gilda Corigliano dell’ANPI Presila.
- 28 gennaio ore 9:00, proiezione nell’Auditorium “Dario Cozza” dell’Istituto “Marconi-Guarasci” di Rogliano. Dialogo con gli studenti guidato da Valentina Ricca dell’ANPI Savuto Cosentino.
Il presidente Dalena ha ribadito che la memoria non può essere relegata a una celebrazione nostalgica: “Deve diventare uno strumento per educare, per imparare dagli errori del passato e per impedire che odio e violenza trovino spazio nelle nostre società”.
Perché ricordare significa agire