Il 15 giugno 1864 a Milano nasceva il “Comitato Milanese dell’Associazione Italiana per il soccorso dei feriti e malati di guerra”. Nasce ad opera del Comitato Medico Milanese dell’Associazione Medica Italiana, due mesi prima della firma della Convenzione di Ginevre e sin dalla sua istituzione si è collocata in prima linea in qualunque crisi, calamità, emergenza.Nata nel XIX secolo, divenne ente pubblico col R.D. 7 febbraio 1884, n. 1243[4]; con il d.lgs 28 settembre 2012, n. 178, è stata infine trasformata in ente di diritto privato Ovunque ci presentasse l’urgenza di sostenere e sollevare qualcuno dalla sofferenza la CRI ( in acronimo CRI, dal 2016 ufficialmente Associazione della Croce Rossa Italiana) era presente. In ogni particolare momento storico, questo modo di operare, di agire ha contribuito a diffondere quella rivoluzione culturale che Henry Dunant, padre fondatore del Movimento della Croce Rossa e Mezzaluna Rossa, compì alla fine del XIX secolo : egli diffuse il seme di quello che oggi è considerato l’umanitarismo moderno.che ci sta vedendo protagonisti con costanti missioni per l’invio di aiuti umanitari e di evacuazione di civili.
La CRI si annovera nel sistema di Protezione Civile e continua a fornire risposte costantemente alle conseguenze economiche provocate dalla Pandemia e dal conflitto in atto in Ucraina, attraverso un sostegno diretto e concreto alle persone, alle comunità, fornendo un supporto ai più vulnerabili, a “veicolare le buone pratiche come la donazione del sangue e i corretti stili di vita”. La Croce Rossa fornisce uno straordinario e costante esempio di Umanità e questo grazie al’enorme servizio svolto dalle migliaia di volontari, c che si contraddistinguono per la funzione primaria che svolgono nel campo della diffusione del Diritto Internazionale Umanitario, dell’educazione, dell’intervento in emergenza, della tutela della salute e della prevenzione e nelle tante attività socio-assistenziali su tutto il territorio nazionale.