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A Vallegiannò, allarme su un possibile impianto fotovoltaico: cittadini pronti a difendere il territorio

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Il progetto prevederebbe l’installazione su terreni agricoli pregiati, ma mancano informazioni ufficiali. Nasce un Comitato per tutelare lo sviluppo e la qualità della vita nel popoloso centro di Santo Stefano di Rogliano

A Santo Stefano di Rogliano si accende il dibattito sulla possibile realizzazione di un impianto fotovoltaico nei pressi di Vallegiannò, moderno e popoloso centro abitativo che negli ultimi anni avrebbe visto un significativo sviluppo edilizio, commerciale e dei servizi. L’opera dovrebbe sorgere su un terreno considerato dalla comunità residente come uno dei migliori per esposizione e per la qualità del suolo agricolo. «Vallegiannò è un territorio in crescita — commenta un residente e artigiano locale — e trasformare i nostri terreni agricoli migliori in una centrale fotovoltaica rischierebbe di compromettere le prospettive di sviluppo che abbiamo costruito con fatica.» La preoccupazione per l’occupazione di suolo fertile e l’impatto sull’economia agricola sarebbe condivisa da diversi operatori agricoli della zona. «Da anni coltiviamo e valorizziamo il territorio — riferisce uno di loro — un impianto di questa portata potrebbe significare la perdita di un patrimonio prezioso per tutta la comunità.» La situazione avrebbe portato all’annuncio della costituzione di un Comitato in difesa del territorio, con l’obiettivo di proteggere il patrimonio agricolo e paesaggistico da una possibile trasformazione che, secondo molti, non sarebbe stata accompagnata da un’adeguata informazione pubblica. «Non sarebbe accettabile che nessuna autorità ci abbia informati in modo chiaro — sostiene un cittadino del luogo-. il silenzio istituzionale alimenterebbe sfiducia e ostacolerebbe un confronto necessario.» Esperti e cittadini concorderebbero sull’importanza di valutare attentamente l’impatto di un impianto fotovoltaico in un’area così delicata. Sebbene la transizione energetica sia una priorità, si sottolineerebbe la necessità di soluzioni che rispettino il territorio, come l’utilizzo di terreni marginali o l’installazione di pannelli su edifici esistenti.

«Sostenibilità significherebbe anche tutelare le risorse locali e garantire il benessere della comunità — spiega un esperto ambientale — sarebbe opportuno trovare un equilibrio tra produzione di energia pulita e salvaguardia del patrimonio agricolo e paesaggistico.» La Redazione