La Pro Loco di Dipignano ospita il romanzo di Francesco Garofalo dal “Div-ino al Divino. l religioso agnostico…”
Dopo le tappe alla Mondadori di Piano Lago, al Senato della Repubblica, all’Università Magna Graecia di Catanzaro, Dal “dì-vino al Divino” continua il suo viaggio tra i territori e le coscienze. Dopo la prima presentazione presso la libreria Mondadori di Piano Lago, Dal dì-vino al Divino: Il religioso agnostico che si fece conquistare dagli Angeli, romanzo di Francesco Garofalo, ha intrapreso un viaggio culturale in sedi prestigiose: è stato ospite della Sala Nassirya del Senato della Repubblica, successivamente accolto dall’Università Magna Graecia di Catanzaro presso il Servizio Bibliotecario, per poi avviare un percorso itinerante attraverso il territorio con una serie di eventi e presentazioni locali. La prossima tappa è fissata per sabato 12 aprile 2025, alle ore 10:30, presso il Salone della Pro Loco di Dipignano (CS), in via XXIV Maggio. Il romanzo, disponibile su Amazon sia in formato cartaceo che digitale, porta un titolo che unisce profondità e leggerezza, suggerendo un cammino interiore di scoperta, cambiamento e apertura al mistero del trascendente. L’iniziativa, promossa dalla Pro Loco di Dipignano, si aprirà con i saluti istituzionali del presidente Paolo Aloe e del sindaco Gaetano Sorcale. A seguire, prenderanno la parola figure di spicco del mondo politico, culturale e associativo calabrese: Mario Oliverio, già presidente della Regione Calabria; Francesco Capocasale, già sindaco; Pietro Perugini, presidente del Centro Calabrese di Documentazione e Studi; Eugenio Gallo, già amministratore locale; e Carlo Misasi, rappresentante dell’associazione Destinazione Jassa. La presentazione del libro sarà affidata a Eugenio Maria Gallo, storico e scrittore, mentre il dialogo con l’autore vedrà il coinvolgimento di Saverio Marrello, presidente del Rotary Rogliano Valle del Savuto, e Ida Paola Cerenzia, coordinatrice del Gruppo Sviluppo Savuto. A moderare l’incontro sarà Giuseppe Nicoletti, già sindaco di Dipignano.
Un’occasione preziosa per riflettere, attraverso la figura paradossale e intensa di Don Drink – il religioso agnostico che si lasciò salvare dagli Angeli – su temi universali come la fede, l’identità e il rapporto con il divino. Nel romanzo, il vino assume un ruolo simbolico: è la chiave per decifrare, con ironia e intelligenza, i dogmi religiosi e per mettere in discussione, senza arroganza, alcune certezze consolidate. Un’opera originale, capace di stimolare il pensiero e di coinvolgere profondamente il lettore, che sta già suscitando un vivo interesse da parte della critica.

