Home Attualità Crisi Comune Piane Crati, l’arch. Mazza chiarisce la sua posizione

Crisi Comune Piane Crati, l’arch. Mazza chiarisce la sua posizione

86

Crisi  aperta al  Comune di Piane Crati. Le dimissioni di sei consiglieri,   quattro della maggioranza e due della minoranza, di fatto  hanno “provocato la decadenza automatica del Sindaco Ambroggio”, eletto primo cittadino di Piane Crati nelle scorse consultazione amministrative del 2018.

Arch. Marcello Mazza, capogruppo minoranza

Poiché i consiglieri dimissionari contano la metà più uno del Consiglio, ci si avvia verso  il provvedimento dello scioglimento della assise comunale e la conseguente nomina di un Commissario.

Michele Ambroggio, Sindaco Piane Crati

Tra i dimissionari  del gruppo di  minoranza non figura il nominativo del terzo consigliere, quello dell’arch. Marcello Mazza. Al fine di impedire strumentalizzazioni e mistificazioni varie, l’arch. Mazza tiene a chiarire direttamente la sua posizione, sostenendo, per onestà intellettuale e politica,   di  non essere stato informato delle scelte intraprese dai consiglieri.

In relazione a quanto avvenuto- scrive il capogruppo della minoranza, arch. Marcello Mazza-  nella giornata del 13 febbraio in cui sei consiglieri comunali ,quattro di maggioranza e due di opposizione, protocollando le proprie dimissioni hanno provocato la decadenza automatica del sindaco Ambroggio,al fine di impedire qualsiasi mistificazione della verità dei fatti e la strumentalizzazione di  posizioni assunte in assoluta buona fede” intende, attraverso un comunicato stampa- di far chiarezza  su quanto accaduto. In tal senso chiarisce subito  di “essere stato tenuto completamente all’oscuro dell’ iniziativa dei due consiglieri di minoranza Emilio Nigro e Luisa  Fuorivia e di “aver appreso della loro volontà di rassegnare le dimissioni dalla carica di consigliere comunale solo quando ciò era già avvenuto.” Il consiliare Mazza,  chiarisce di  essere stato  informato della vicenda  solo la mattinata di giovedì 13 febbraio, mentre le dimissioni erano già state esplicitate nel  documento sottoscritto  al “cospetto del notaio nel tardo pomeriggio di mercoledì 12 e protocollate all’incirca nello stesso momento in cui il capogruppo prendeva atto di quanto avvenuto”.

Il capo gruppo consiliare di minoranza,  tiene a precisare come i suoi comportamenti politici e amministrativi si  siano  sempre  contraddistinti per il rispetto del principio di democrazia  all’interno del gruppo, per la promozione del dialogo e del confronto,  promuovendo sempre  l’aspetto del coinvolgimento e della partecipazione  collegiale alle scelte politico amministrative,  favorendo il confronto sui problemi  che affligono la  comunità  locale. Anche in questa particolare  situazione il capogruppo  avrebbe preferito che la discussione avvenisse  prima all’interno del gruppo, mettendo tutti a  conoscenza di quanto si stava  delineando. Ma la tempistica  evidentemente non l’ha consentito.

A questo punto il capogruppo di ” Cambiamenti“ sostiene che “sarebbe opportuno conoscere la verità dei fatti, il valore delle persone, prima di fare illazioni false anche a mezzo stampa, attribuendo, a chi è persona forse troppo perbene   responsabilità che non gli appartengono come l’aver spaccato in due il gruppo consiliare” ( La redazione)