Si allarga il perimetro della contestazione sulle modalità di gestione del piano vaccinale e sulle dosi rimaste a fine giornata. A Paterno Calabro, dopo 15 giorni dalle sollecitazioni rivolte dai consiglieri di minoranza alla Sindaca del luogo di fare chiarezza intorno alle criticità sollevate sull’attuazione del piano vaccinale, tutto tace e nessuna risposta sarebbe stata fornita agli interrogativi avanzato dalla stessa minoranza
Sono passati più di 15 giorni dalla nostra “richiesta di delucidazioni sul piano vaccinale” ma non ci è pervenuta alcuna risposta, né è stato fatto- scrivono i consiglieri di minoranza ” Uniti per Paterno”- un comunicato volto a smentire quanto ci è stato segnalato. Per l’ennesima volta, una nostra richiesta non viene riscontrata. A questo punto- il gruppo di minoranza- trae da solo le dovute conclusioni:
é tutto vero! Aggiungiamo, purtroppo E qui pongono una serie di altri interrogativi: com’è possibile che si sia arrivati a ciò
Com’è possibile che gran parte dell’amministrazione comunale si sia vaccinata quando ci sono soggetti a rischio e che hanno la precedenza a ricevere le dosi ma tutt’ora non riescono ancora a vaccinarsi
Perché nessuno ci dà chiarimenti su quanto è accaduto e sta accadendo tutt’ora
Che fine hanno fatto i vaccini in esubero
Come sono stati gestiti e chi ne avrebbe beneficiato
Quali sono stati i criteri adottati
L’ opposizione insiste, chiede e pretende immediate risposte . E aggiunge : “Vogliamo e chiediamo pubblicamente un confronto con il responsabile del centro vaccinale di Paterno Calabro”.
L’opposizione chiede a quale titolo siano presenti molti membri dell’amministrazione comunale, tra cui il Sindaco all’interno del centro vaccinale durante le somministrazioni dei vaccini…ma a quale titolo- chiedono
È possibile- concludono i componenti del gruppo ” Uniti per Paterno” che neanche su un argomento così importante e delicato si riesca ad avere chiarezza. I consiglieri, infine, manifestano la loro indignazione per la mancanza di riposte ai delicati quesiti posti di interesse collettivo.
Intanto si allarga il perimetro delle contestazioni sulle modalità digestire il piano vaccinale e le dosi rimaste a fine giornata. Secondo quanto espresso nell’interrogazione avanzate dai consiglieri di Minoranza di un altro Comune, Santo Stefano di Rogliano, appartenente alla medesima zona, Santo Stefano di Rogliano, le dosi in esubero sarebbero state somministrate a persone contattate direttamente o indirettamente dalla Sindaca del luogo senza essere prenotate nella piattaforma e non appartenenti alla categoria degli over 80. Anche in questa circostanza si attende che la Sindaca fornisca risposte agli interrogativi posti dall’opposizione conailiare, risposte che, purtroppo, tardano ad arrivare incremementado l’indignazione tra i soggetti definiti fragili e nella stessa comunità santostefanese che rivendica il diritto di conoscere la verità dei fatti.
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