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Consigli da remoto. Per la Sindaca di S. Stefano di Rogliano costerebbero troppo. La minoranza fornisce il link che garantisce gratuitamente il servizio

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L’opposizione consiliare fornisce all’amministrazione comunale  il  link per svolgere, gratuitamente le sedute consiliari da remoto.  Per la Sindaca, Lucia Nicoletti, tenere i consigli comunali in video conferenza  costerebbero molto. ” Assurdo e insoddisfacente la risposta fornita dalla prima cittadina all’opposizione consiliare.

L’opposizione   contesta il metodo di tenere i consigli comunali in presenza fisica,  aperti al pubblico, senza rispettare le norme anticovid, esponendo tutti a rischio contagio.

L’opposizione consiliare replica duramente  alla  risposta ottenuta dalla sindaca Nicoletti sul diniego della richiesta di tenere i consigli da remoto.  Le considerazioni espresse dalla Sindaca Lucia Nicoletti vengono definite assurde e insoddisfacenti”. Secondo la Sindaca i consigli comunali  da remoto costerebbero troppo. 

 

La minoranza  replica fornendo, perfino,  il link che consente di collegarsi da remoto, gratuitamente ottenendo perfino l’assistenza di un organismo costituito allo scopo dalle associazioni.

I consiglieri comunali, Ida Paola Cerenzia, Simona Mancuso e Francesco Garofalo sottolineano come il rispetto e la tutela della salute pubblica in questo particolare momento richiedano “maggiore attenzione e maggior scrupolosità: la seduta da remoto del consiglio comunale “. Appare  strano- scrivono i consiglieri comunali di “Comune in Comune”-  come non si capisca che il NON CONSENTIRE agli scriventi consiglieri di partecipare alla seduta pubblica da remoto, alternando quindi il confronto istituzionale tra presenza fisica e da remoto, sia espressione di poca democrazia”.

I consiglieri comunali rilevano, inoltre, la contraddizione che emerge dai metodi adottati dalla stessa amministrazione in ordine alle riunioni degli organi istituzionali.

Le giunte vengono svolte in video conferenze mentre i consigli in presenza, aperti perfino ai cittadini  senza rispettare le elementari norme anticovid.
E’  contraddittoria –  sottolineano i consiglieri di opposizione- rispetto alla scelta effettuata dall’amministrazione comunale di tenere le RIUNIONI DELLA GIUNTA IN VIDEOCONFERENZA. LA SINDACA NELLA RISPOSTA OMETTE QUESTO PASSAGGIO CHE SI RILEVA NELLE DELIBERE GIUNTALI. A TAL PROPOSITO VERREBBE DA CHIEDERSI QUALI SIANO STATI I COSTI CHE LA GIUNTA HA AFFRONTATO NELL’ORGANIZZARE E TENERE LE RIUNIONI DA REMOTO!
A questo punto  i consiglieri Ida Paola Cerenzia, Simona Mancuso e Franco Garofalo- informano gli amministratori comunali “che esiste dall’inizio della pandemia un organismo ASMEL che mette a disposizione in forma gratuita, anche per gli enti non associati, e per il servizio di video conferenza con supporto da remoto durante l’intera durata delle riunioni di tutti gli organismi istituzionali.
I consiglieri  comunicano, perfino, l’indirizzo cui fare riferimento e che tutti i cittadini possono visionare e consultare: https://www.asmel.eu/i-consigli-comunali-e-le-attivita-istituzionali-diventano-smart e si anticipa che verrà richiesta con successiva nota la convocazione in seduta straordinaria del Civico Consesso in modalità da remoto.

Ma perchè  la Sindaca e la maggioranza consiliare continuano a rifiutare i consigli da remoto? La risposta si evince da alcune considerazioni contenute nei post. Non sono i costi che  oscurano le videoncoferenze bensì le scelte politiche oscurantistiche che  l’amministrazione impone, contro la civiltà e la democrazia.