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Se andate in cerca di sprechi e di simboli sulla sciatteria non andate lontani. I simboli degli sprechi sono accanto a Voi.
Recatevi nelle vicinanze della Palestra comunale di S. Stefano di Rogliano “Giuseppe Venneri”, volgete lo sguardo al di là della recinzione e catturerete l’immagine di un Automezzo di colore grigio ( acquistato dal Comune per essere adibito a scuolabus), ma, mai utilizzato dall’amministrazione guidata prima da Antonio Orrico e poi da Lucia Nicoletti. L’automezzo non è stato mai messo su strada per essere utilizzato a trasporto pubblico comunale. Neanche una volta ha avuto la fortuna di ospitare uno studente santostefanese. Un simbolo di spreco e di abbandono che è sotto gli occhi di tutti. Acquistato con risorse pubbliche per rispondere ai bisogni del trasporto alunni è stato, invece, abbandonato prima in un garage di proprietà comunale, situato a fianco del serbatoio comunale, in alta collina e adesso, invece, trasferito nelle parti bassi del territorio per essere “rinchiuso” nello spazio scoperto della Palestra comunale. Le condizioni per indignarsi ci sono tutte e tutte sono valide e rigorosamente osservabili e documentabili. Se ancora non si è raggiunto il massimo dell’indignazione , è sufficiente volgere lo sguardo nella parte superiore dell’immobile dove si individuano enormi macchinari che compongono il complesso sistema Termico della Palestra comunale. Questo impianto , mai, mai è stato attivato e reso funzionale allo scopo; mai è stato messo in funzione per soddisfare il fabbisogno energetico dell’immobile comunale, allocato nelleadiacenze dell’impianto polisportivo comunale.
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Si tratta di un Impianto Solare Termico di grande proporzioni, realizzato tanti anni addietro, dall’amministrazione guidata da Antonio Orrico, rimasto inattivo, abbandonato a se stesso, mai messo in funzione. Anche quest’opera, costata ingenti somme di danaro pubblico, non è stata mai, neanche una volta utilizzata dagli utenti e dalla stessa amministrazione comunale per scopi di utilità pubblica.
Sulla vicenda è più volte intervenuta l’opposizione consiliare per denunciare lo stato di degrado e di abbandono totale in cui versa l’automezzo e l’impianto solare termico.
L’espressione del grande Totò, usata in uno dei divertenti dialoghi con l’onorevole Trombetta“ E io pago”, frase simbolo del barone Antonio Peletti, nel racconto testé fornito, cade a proposito. I contribuenti pagano, l’opposizione denuncia, la cronaca registra e racconti i fatti, avvalendosi di immagini e testimonianze . E gli amministratori comunali che fanno? Tacciono …