Silenzio, bene prezioso: perché ridurre il rumore fa bene alla salute e alla mente
Ogni giorno, sovente senza farci caso, siamo circondati da una colonna sonora continua fatta di clacson, notifiche, elettrodomestici, telefoni, voci sovrapposte, televisori accesi in sottofondo. Questo bombardamento acustico, che chiamiamo “rumore”, non è affatto innocuo: numerosi studi scientifici confermano che un’eccessiva esposizione sonora può danneggiare non solo l’udito, ma anche il nostro benessere mentale e fisico. La Giornata Internazionale contro il Rumore, che ricorre ogni anno l’ultimo mercoledì di aprile – e che nel 2025 cade proprio il 30 aprile – è nata per sensibilizzare l’opinione pubblica sull’inquinamento acustico e sui suoi effetti, troppo spesso sottovalutati. Promossa per la prima volta nel 1996 dalla Center for Hearing and Communication di New York, questa ricorrenza è oggi celebrata in tutto il mondo con iniziative che promuovono la cultura del silenzio e della prevenzione. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, il rumore ambientale è il secondo fattore di rischio per la salute pubblica dopo l’inquinamento atmosferico. Può causare disturbi del sonno, aumento della pressione arteriosa, stress cronico, problemi cardiovascolari e peggioramento della concentrazione. Nei bambini, l’eccessivo rumore può compromettere lo sviluppo cognitivo e il rendimento scolastico. Vivere in ambienti meno rumorosi è una scelta consapevole che migliora la qualità della vita. Il silenzio favorisce il rilassamento mentale, la rigenerazione delle energie, la creatività e la capacità di ascolto. Non si tratta solo di “assenza di rumore”, ma di creare spazi dove corpo e mente possano trovare armonia.

In occasione dll’odierna ricorrenza, perché non concedersi un piccolo gesto simbolico ma potente? Spegnere per qualche ora i dispositivi elettronici, fare una passeggiata nel verde, ascoltare i suoni naturali o semplicemente chiudere gli occhi e immergersi nel silenzio. In un mondo sempre più frenetico e assordante, ritrovare il silenzio non è solo un diritto, ma un’esigenza profonda. Un mondo più silenzioso è anche un mondo più attento, più sano e più umano ( La Redazione)