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In ricordo di un grande statista: Alcide De Gasperi

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Sessantasei anni fa moriva il grande statista, protagonista della rinascita democratica del nostro Paese nel dopoguerra e pioniere del movimento europeista.
Il 19 agosto del 1954, Alcide De Gasperi muore a Borgo Valsugana,
circondato dagli affetti della sua amata famiglia.
Era entrato in Parlamento nel 1921 con il Partito Popolare, di cui era diventato segretario nel ‘24, dopo che Don LUIGI Sturzo era stato costretto all’esilio da Mussolini.
Nel 1927 viene arrestato per antifascismo e condannato a 4 anni. RImane in carcere fino all’estate del 1928. Per evitare persecuzioni da parte del regime fascista si rifugia in Vaticano.Qui viene assunto come bibliotecario.
Caduto il regime fascista è uno dei protagonisti fondatori della Democrazia Cristiana, partito del quale diviene segretario. Dal dicembre del 1945, De Gasperi diventa Presidente del Consiglio dei Ministri, conservando la carica per sette mandati consecutivi.
Guida il nostro Paese nel periodo difficile della ricostruzione, riuscendo a condurre le masse cattoliche su posizione democratiche e antifasciste.
Pochi giorni prima della scomparsa disse alla figlia Romana:

Adesso ho fatto tutto ciò ch’era in mio potere, la mia coscienza è in pace. Vedi, il Signore ti fa lavorare, ti permette di fare progetti, ti dà energia e vita. Poi, quando credi di essere necessario e indispensabile, ti toglie tutto improvvisamente. Ti fa capire che sei soltanto utile, ti dice: ora basta, puoi andare. E tu non vuoi, vorresti presentarti al di là, col tuo compito ben finito e preciso. La nostra piccola mente umana non si rassegna a lasciare ad altri l’oggetto della propria passione incompiuto.
La figura e le opere del grande statista saranno al centro di numerose manifestazioni, promosse in tutto il Paese. A Catanzaro, come ogni anno, in suffragio sarã celebrata , nella Chiesa di San Nicola, su iniziativa del Nuovo Cdu di Catanzaro, una Santa Messa.