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Oggi 22 settembre 2024, ricorre la Giornata mondiale senza auto

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Incentivi, infrastrutture e consapevolezza possono dissuadere dall’uso indiscriminato dell’automobile, migliorando l’ambiente e la salute dei cittadini.

Domenica 22 settembre non segna solo l’equinozio che chiude l’estate e inaugura l’autunno, ma coincide anche con la Giornata mondiale senza auto. Questa iniziativa mira a sensibilizzare l’opinione pubblica sui temi dell’inquinamento ambientale e della congestione del traffico, causati dall’uso eccessivo dei veicoli a motore.

In occasione del World Carfree Day, molte città in Italia e nel mondo organizzano eventi in cui i cittadini si riappropriano degli spazi urbani, riscoprendo le strade libere dalle auto. Tuttavia, esistono luoghi dove questa esperienza è quotidiana, poiché si vive senza auto per tutto l’anno.

In alcune località, l’uso dell’automobile è impraticabile, come a Venezia, dove la vita si svolge sull’acqua, o a Matera, la città dei Sassi, con i suoi percorsi che si snodano tra le rocce di tufo bianco. In altre zone, è stata fatta una scelta consapevole di incentivare la mobilità pedonale e ciclabile, vietando l’accesso dei veicoli motorizzati nei centri storici. In molti borghi italiani, grandi e piccoli, questa decisione è favorita dalla presenza di antiche mura che racchiudono il cuore storico, spesso caratterizzato da strade lastricate o acciottolate, ingressi monumentali e beni architettonici di rilievo, che attraggono un flusso turistico costante.

Ecco quindi una lista di 10 città italiane dove si vive senza veicoli a motore tutto l’anno.

Le 10 città senz’auto in Italia:

  1. Venezia
  2. Matera
  3. Procida
  4. Ortigia (Siracusa)
  5. Lucca
  6. Bergamo Alta
  7. Cinque Terre
  8. Chamois (Valle d’Aosta)
  9. Civita di Bagnoregio (Lazio)
  10. Alberobello

Queste località, che siano per necessità geografiche o per scelta consapevole, offrono una qualità della vita e un’esperienza turistica unica, lontana dal caos dei veicoli a motore.

Cosa possono fare i piccoli Comuni per dissuadere dall’uso dell’automobile? l

I piccoli Comuni possono adottare diverse strategie per dissuadere dall’uso dell’automobile, puntando su un miglioramento della mobilità sostenibile e della qualità della vita. Ecco alcune misure concrete che possono mettere in atto:

1. Aumentare le aree pedonali e ciclabili

  • Creare zone a traffico limitato (ZTL) nei centri storici e incoraggiare l’uso di biciclette e mezzi elettrici. Aumentare gli spazi pedonali e le piste ciclabili stimola i cittadini a camminare o usare mezzi alternativi.

2. Promuovere i trasporti pubblici

  • Investire in autobus ecologici e servizi navetta che collegano i centri alle periferie, riducendo la necessità di usare l’auto privata.
  • Offrire ser

3. Incentivi economici

  • Offrire sgravi fiscali o incentivi per chi acquista bici elettriche o chi adotta abitudini di mobilità sostenibile può essere un modo efficace per disincentivare l’uso dell’auto.

4. Educazione e sensibilizzazione

  • Campagne di informazione sui danni ambientali e sulla salute causati dall’uso eccessivo delle automobili possono fare la differenza. Coinvolgere le scuole e le associazioni locali è fondamentale per creare una cultura della sostenibilità.
  • Implementare misure di mobilità sostenibile nei piccoli Comuni è una strategia efficace per contrastare l’inquinamento e migliorare la qualità della vita. La combinazione di incentivi, infrastrutture e sensibilizzazione può portare a risultati tangibili nel lungo periodo.

Dati scientifici sull’inquinamento da auto e il suo impatto

  1. Impatto sull’ambiente:
    • Emissioni di CO₂: le auto private rappresentano circa il 60% delle emissioni complessive di CO₂ prodotte dal trasporto stradale nell’Unione Europea. Queste emissioni contribuiscono significativamente al cambiamento climatico, innalzando la temperatura globale e provocando eventi climatici estremi.
    • Inquinanti atmosferici: Le automobili sono una fonte primaria di ossidi di azoto (NOx) e particolato fine (PM10, PM2.5), che contribuiscono all’inquinamento atmosferico. Questi inquinanti causano l’acidificazione delle piogge, danneggiando ecosistemi naturali e la biodiversità.
  2. Impatto sulla salute:
    • Malattie respiratorie: Si stima che l’inquinamento atmosferico sia responsabile di circa 7 milioni di morti premature all’anno. Le particelle fini come il PM2.5 e il PM10 penetrano profondamente nei polmoni e nel sistema circolatorio, causando malattie respiratorie croniche, asma e bronchiti.
    • Malattie cardiovascolari: Studi scientifici dimostrano un forte legame tra esposizione a lungo termine a NOx e particolato e un aumento del rischio di malattie cardiovascolari, inclusi infarti e ictus. L’inquinamento atmosferico è stato associato a malattie ischemiche cardiache e a ipertensione arteriosa.
    • Danni al sistema nervoso: Vi sono prove crescenti che l’esposizione a inquinanti come il PM2.5 possa influenzare negativamente lo sviluppo cognitivo nei bambini e contribuire a malattie neurodegenerative come l’Alzheimer negli adulti.
  3. a tutto ciò si aggiunge un costo economico non indifferente

Esempi di successo

Comuni come Freiburg in Germania o Copenaghen in Danimarca sono esempi di città che hanno investito in infrastrutture per biciclette e trasporto pubblico, riducendo significativamente l’uso delle auto e migliorando la qualità dell’aria e la salute dei cittadini.

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